L’osteoporosi è una malattia del sistema scheletrico, caratterizzata da una bassa densità minerale e dal deterioramento della micro-architettura del tessuto osseo, con conseguente aumento della fragilità ossea legato prevalentemente all’invecchiamento. Questa situazione causa un aumentato rischio di frattura (in particolare di vertebre, femore, polso, omero, caviglia) per traumi anche minimi.

 

Donne, le più colpite

Secondo i dati del Ministero della Salute, in Italia il 23% delle donne oltre i 40 anni e il 14% degli uomini over 60 è affetto da osteoporosi e questi numeri sono in continua crescita. Si stima che in Italia l’osteoporosi colpisca circa 5.000.000 di persone, di cui l’80% sono donne in post menopausa. Tra i fattori di rischio la familiarità, un’alimentazione squilibrata (con carenza di calcio e vitamina D), una vita sedentaria, l’assunzione di alcol, il fumo e la presenza di alcuni problemi di salute che aumentano il rischio di contrarre l’osteoporosi come il diabete, la celiachia, la depressione, le malattie infiammatorie intestinali, l’insufficienza ovarica precoce. Anche alcune terapie farmacologiche, ad esempio i trattamenti contro artrite, asma, lupus o malattie della tiroide possono incidere. 

Ma perché le donne sono le più interessate dall’osteoporosi? Innanzitutto, l’aspettativa di vita: le donne spesso vivono più a lungo degli uomini e la perdita di densità ossea avviene naturalmente con l’avanzare dell’età, anno dopo anno. Poi, la menopausa gioca un ruolo cruciale. Nel post-menopausa si verifica una perdita piuttosto massiccia di massa ossea causata da livelli molto bassi di estrogeni; questi ormoni aiutano, infatti, a proteggere la densità ossea. 

 

MOC DEXA, il test diagnostico eletto

Spesso un paziente scopre di essere affetto da osteoporosi solo dopo il verificarsi di una frattura ossea, più comunemente a polso, anca e vertebre. Si tratta di fratture molto spesso non conseguenti a traumi importanti, ma al semplice sollevamento di un peso o a movimenti piuttosto comuni nella vita quotidiana. La diagnosi è importante, perché di fronte ad un quadro clinico preciso lo specialista può assegnare una terapia ad hoc. Per valutare lo stato di salute delle ossa si esegue la MOC-DEXA: detta anche densitometria ossea, consente di valutare in modo accurato e preciso la mineralizzazione ossea e di osservare nel tempo piccole variazioni. La MOC-DEXA è una tecnica diagnostica che sfrutta i raggi X, ma la dose di radiazione utilizzata per l’esame è bassissima. Non è invasiva e può essere ripetuta nel tempo. Oggi rappresenta la metodica di riferimento nella diagnosi precoce dell’osteoporosi, permettendo di individuare la malattia anche prima che avvengano le fratture.