La diagnosi di fegato grasso
Solitamente il fegato grasso si accompagna ad altre condizioni quali il sovrappeso, l’obesità, l’insulino-resistenza e il diabete mellito. La diagnosi viene spesso fatta occasionalmente, dopo ecografie addominali eseguite per altre ragioni o a seguito del riscontro di una alterazione dei valori degli indici di “funzionalità” epatica. Il motivo per cui la diagnosi spesso è casuale, è legato al fatto che la patologia non dà segni di sé; trattasi infatti di una condizione asintomatica ma non per questo necessariamente indolente. L’accumulo di grasso nell’organo, infatti, in una buona percentuale di casi non determina un danno epatico ma in un soggetto su quattro può causare una vera e propria epatite, fino allo sviluppo di cirrosi epatica; inoltre può favorire l’insorgenza di tumore primitivo del fegato, anche in soggetti che non abbiano sviluppato epatite. Al di là delle complicanze epatologiche, la steatosi epatica, soprattutto in presenza di danno epatico, aumenta il rischio di aterosclerosi, ipertensione, diabete ed eventi cardiovascolari (incluso l’infarto miocardico).
Dieta mediterranea, un alleato per la salute del fegato
Ad oggi non sono ancora stati approvati farmaci in grado di far regredire la steatosi epatica. L’unico intervento che si sia finora dimostrato efficace nel ridurre la percentuale di grasso epatico e nel prevenire la progressione del danno è la dieta mirata ad una graduale perdita di peso. In particolare, le linee guida italiane ed europee per lo studio delle malattie di fegato raccomandano una dieta mediterranea, ricca di verdure, cereali, frutta e povera di zuccheri raffinati e grassi saturi. La dieta mediterranea, infatti, è ricca di alimenti con proprietà nutrizionali atte a migliorare l’infiammazione epatica ed è anche stata più volte riconosciuta come una dieta valida anche nella prevenzione di eventi cardiovascolari. Quando si parla di dieta mediterranea si intende un vero e proprio stile di vita che si basa su una dieta ad alto contenuto di verdure, cereali, legumi, olio EVO, frutta secca e carni bianche, e a basso contenuto di zuccheri, fruttosio e grassi saturi (contenuti ad esempio nelle carni rosse, negli insaccati e nei formaggi a pasta molle). Alla dieta andrebbe idealmente abbinato uno stile di vita attivo che includa almeno 3-4 sessioni di attività fisica, possibilmente di tipo aerobico, per almeno 30-40 minuti a sessione (per es. possono essere sufficienti 30-40 minuti di camminata a passo sostenuto, 3 o 4 volte a settimana). Lo stile di vita mediterraneo si associa sia ad un miglioramento della gravità della steatosi epatica, sia ad un minor rischio di ipertensione, dislipidemia ed eventi cardiovascolari che spesso accompagnano questa patologia.
SYNLAB e il check up fegato grasso
Una volta documentata la presenza di fegato grasso è opportuna una valutazione completa attraverso uno screening che includa esami ematici e radiologici per poter avere una completa valutazione del rischio epatologico (ovvero del rischio di danno epatico) e del rischio cardiovascolare. Lo scopo è poter intervenire tempestivamente sui fattori di rischio e prevenire sia la progressione del danno epatico, sia l’insorgenza di complicanze cardiovascolari.
Presso la sede SYNLAB del Porto Antico la Dott.ssa Maria Corina Plaz Torres, epatologo, propone un check up steatosi epatica (o check up fegato grasso) che comprende esami del sangue, ecografia dell’addome, fibroscan, ecografia dei vasi del collo, visita epatologica.
Ricordiamo che è online la nuova APP di SYNLAB che consente di accedere a tutti i servizi (prenotazioni, referti e pagamenti), in totale autonomia tramite smartphone o via web online.synlab.it
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